esercizi di disegno

Per cominciare...
Per dipingere ad acquerello una delle cose più importanti è saper disegnare discretamente, senza esperienza è impossibile riuscire ad acquerellare senza un buon disegno di base. Qui di seguito troverete consigli sui materiali e alcuni esercizi utili ad imparare i rudimenti del disegno e del disegno dal vero, sono disposti in un ordine di difficoltà crescente, così da permettervi un apprendimento graduale.

I materiali
Prima di tutto le matite...
L' ideale per realizzare un disegno e, in particolare, per un disegno preparatorio di un lavoro ad acquerello, è la matita 2B, 4B e 6B questa gamma infatti non è nè così dura da segnare il foglio, nè tanto morbida da creare polvere di grafite (che generalmente sporca il lavoro). Qualcuno ama lavorare, specialmente se en plein air, con carboncini o con crete (sanguigna, terre, etc.), personalmente trovo queste matite ideali per studi, bozze e schizzi ma un po' scomode per i diegni preparatori, perchè alla prima velatura, con l' acqua, la polvere creata da questo tipo di grafite tende a sporcare le tonalità del dipinto, nè serve spolverare prima il disegno.
Per rifare la punta alle vostre matite vi consiglio sempre di usare un cutter, la mina risulterà più lunga e vi permetterà di temperarla meno spesso, tuttavia anche un buon tempera lapis va benissimo.
se dovete cancellare l' ideale è sempre la gomma pane per diverse ragioni: prima di tutto non sparge sul foglio la polvere di grafite, ma tende a catturarla, in secondo luogo essendo malleabile si adatta ad ogni tipo di cancellatura (potete modellarla e usarla come se fosse una matita) ed infine, essendo morbida, non rischia di segnare il foglio da acquerello.

Infine la carta... Per dipingere ad acquerello la carta migliore è senza dubbio quella realizzata con stracci di cotone macerati, ma ne parleremo meglio nella pagina esercizi di acquerello, per gli esercizi che vi propongo qui di seguito è sufficiente la classica carta da fotocopiatore o quella degli album da disegno, liscia e leggera.

Esercizi
troverete gli esercizi divisi in: semplicissimo, semplice, media difficoltà, difficile e difficilissimo 

Esercizio semplicissimo: Disegnare un limone dal vero

Materiali: matita 2B, foglio di carta liscia, gomma pane e temperalapis

Posizionate di fronte a voi un limone, illuminandolo con una sola luce (eliminerete così tutte le doppie ombre che si formano quando si hanno più fonti luminose), otterrete una sola ombra ben definita. Per rappresentare il soggetto prendete le misure con la matita: poggiate la schiena contro la sedia e stendete bene il braccio, chiudete un occhio e fate coincidere il bordo della matita con un lato del limone, segnando col dito l'altro lato (figura 1).
passaggio 1
(passaggio 1) Una volta che avrete misurato larghezza e altezza, disegnate con tratto molto leggero un rettangolo che abbia le stesse misure che avete appena trovato, all'interno del rettangolo cominciate ad abbozzare la forma d'insieme del limone, sempre cercando di rispettare le proporzioni del soggetto.


 
passaggio 2
(passaggio 2) Dopo aver tracciato a grandi linee la forma generale del soggetto, cominciate a ridefinire la sagoma con un tratto un po' più deciso, misurate a questo punto anche le ombre proiettate sul piano dal soggetto. 



 
figura 2
(passaggio 3) Ora non ci resta che cominciare a dare profondità al soggetto, lavorando sulle luci e sulle ombre: come per l'acquerello, anche qui cominceremo dai punti più chiari fino ad arrivare via via alle zone più scure. Prima di tutto osservate attentamente il vostro soggetto e cercate il punto più luminoso in assoluto, quello in cui non si manifesta nessun tipo di ombra, questa parte chiara appena trovata resterà bianca, tutte le altre zone (anche quelle leggermente più scure) verranno ora segnate con il primo tratteggio. Per tratteggio intendiamo una serie di linee parallele realizzate con la stessa pressione, la stessa larghezza e la stessa inclinazione per ottenere una zona più scura sovraporremo più tratteggi con
passaggio 3
inclinazioni differenti, incroceremo i tratteggi. Un tratteggio può considerarsi tanto meglio realizzato quanto più è fitto (cioè quanto più vicine sono tra loro le diverse linee). Per tratteggiare dovete cercare il movimento più comodo per il vostro polso, magari anche muovendo il foglio a
seconda dell'inclinazione che volete ottenere. Partiamo quindi con il primo tratteggio sul nostro limone, cercando di realizzare un buon tratteggio, senza lasciare punti bianchi nelle zone d'ombra.



passaggio 4
(passaggio 4) Dopo il primo tratteggio, osservate ancora il limone: avete già segnato un primo passaggio tra luce e ombra, ora dovete cercare le ombre leggermente più scure e incrociando il tratteggio dovete cominciare a segnarle fando bene attenzione a lasciare "fuori" il primo tratteggio dove le ombre sono più chiare


passaggio 5
(passaggio 5 e 6) A questo punto non ci resta che continuare ad incrociare ancora altri tratteggi fino ad ottenere la stessa profondità e lo stesso equilibrio chiaroscurale del nostro soggetto. E' importante ricordare che le zone più scure non vanno rappresentate con una maggiore pressione della matita sul foglio, ma piuttosto tramite una graduale sovrapposizione di tratteggi controllati ed equilibrati, realizzati sempre a partire dalle zone più chiare per poi approfondire sempre di più le parti scure (figura 3).
figura 3

passaggio 6



Ripetete l'esercizio anche con altri oggetti, cercando ogni volta di realizzare qualche passaggio ulteriore, più incrocerete i tratteggi, maggiore sarà la profondità e, di conseguenza, migliore sarà il risultato.